Storia del Teatro alla Scala

Quando nel 1776 il Teatro Ducale di Milano andò a fuoco, la nobiltà meneghina chiese alle autorità asburgiche che allora governavano la città di costruire nel minor tempo possibile un altro teatro, più grande e magnifico di quello precedente, perché gli spettacoli di opera e balletto erano diventati un intrattenimento imprescindibile. Il luogo prescelto per costruire il nuovo gran teatro, su progetto dell’architetto Giuseppe Piermarini, fu il terreno occupato dalla chiesa di Santa Maria alla Scala, a pochi passi dal Duomo e da Palazzo Reale. Il teatro venne inaugurato già nel 1778 e fu chiamato “alla Scala” in memoria dell’antica chiesa che aveva rimpiazzato. La sua struttura, come quella di molti altri teatri settecenteschi, è quella del “teatro all’italiana”, con la sala a ferro di cavallo, la platea antistante il palcoscenico e i palchi collocati intorno su più ordini.

Con il tempo il teatro guadagnò sempre più prestigio, ingaggiando gli scenografi, i cantanti e i ballerini di maggior successo e commissionando opere a compositori di talento. Sul palcoscenico della Scala, infatti, debuttarono opere straordinarie come Il turco in Italia di Gioachino Rossini nel 1814, Nabucco di Giuseppe Verdi nel 1842 e Turandot di Giacomo Puccini nel 1926.

Uno dei giorni più cupi della storia del Teatro alla Scala fu il 6 agosto del 1943: durante la notte un aereo dell’esercito alleato aveva colpito con una bomba incendiaria l’edificio e, allo spuntare del sole, il teatro si presentava con il soffitto della sala crollato e molti palchi distrutti. Quando l’11 maggio del 1946 il teatro riaprì, il pubblico poté comprovare che tutto era stato ricostruito com’era prima. Il primo concerto fu dedicato all’opera italiana con una selezione di pezzi celebri; sul podio era stato chiamato Arturo Toscanini, uno dei massimi direttori d’orchestra della storia.

Oggi il Teatro alla Scala è famoso in tutto il mondo e la sua “prima” (lo spettacolo d’inaugurazione della nuova stagione) è un grande evento artistico e mondano. Una curiosità, la prima è sempre programmata il 7 dicembre, giorno di Sant’Ambrogio, patrono di Milano: la consuetudine è nata nel 1940 per volontà di un altro grande direttore italiano, Victor de Sabata.