L’Anfiteatro Flavio, noto come Colosseo, è allo stesso tempo il simbolo della città in cui si trova, Roma, e di un periodo storico, quello dell’Impero romano. L’edificio, considerato il più grande anfiteatro del mondo, fu costruito in soli dieci anni, fra il 70 e l’80 d.C., per ospitare battaglie di gladiatori, cacce di animali esotici e battaglie navali. Dal 1980 fa parte dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco, insieme a tutto il centro storico romano. Oggi è uno dei monumenti più visitati e fotografati al mondo.
I resti della città di Machu Picchu testimoniano l’alto livello tecnico e organizzativo raggiunto dalla civiltà inca nel XV secolo. Edifici e strade sono stati costruiti in pietra, terrazzando uno sperone roccioso a quasi 2500 metri d’altezza sulla catena montuosa delle Ande, e si affacciano in modo spettacolare sul bacino amazzonico. Lo stato di conservazione delle rovine permette ancora di identificare gli spazi del santuario, i quartieri abitativi e le aree agricole.
Situata alla foce del fiume Hudson, sull’oceano Atlantico, New York City è allo stesso tempo una porta d’ingresso privilegiata verso gli Stati Uniti e un affaccio naturale verso il mondo. Tra le città americane, è quella dalla popolazione più numerosa e multiculturale; a livello internazionale, invece, è un centro nevralgico della diplomazia, dell’economia e della cultura: qui, infatti, hanno sede il Palazzo di Vetro dell’ONU, una delle più grandi borse valori al mondo e celebri musei, teatri e sale da concerto.
Capitol Hill è un quartiere storico di Washington che venne progettato per volere di George Washington a pochi anni dalla sua elezione a primo presidente per dare alla città un assetto urbanistico adeguato al suo ruolo di capitale. L’edificio più importante è il Campidoglio, monumentale costruzione neoclassica sede del Congresso degli Stati Uniti d’America, che sorge a pochi chilometri dalla Casa Bianca, la residenza del presidente, cui si collega idealmente tramite un ampio parco a forma di L.
Palmira, posta in una oasi a 240 km a nord-est di Damasco, deve il suo nome alla lingua greca: il nome deriva infatti dal greco Palmyra, che è la traduzione dell'aramaico Tadmor (“palma”). Quella che oggi appare come una distesa di rovine monumentali nel deserto, è stata per lungo tempo un importante centro carovaniero, anche grazie all’abbondanza delle sorgenti, tanto da essere soprannominata dai viaggiatori e dai mercanti la “Sposa del deserto”, in quanto punto di sosta e luogo di collegamento tra l'Occidente (Roma e le principali città dell'Impero) e l'Oriente (la Mesopotamia, la Persia, fino all'India e alla Cina).
Tra il I e il III sec. d.C. Palmira fu una delle metropoli commerciali più vive e, anche dopo che i romani fecero della Siria una loro provincia, riuscì a mantenere una certa indipendenza e importanza commerciale. Nel III secolo d.C. diventò la capitale del Regno di Palmira, un impero di breve durata governato dalla regina Zenobia, ma la città si sviluppò soprattuto sotto i romani, prima di essere conquistata dagli arabi nel 634; da quel momento la sua importanza diminuì a tal punto che Palmira andò in rovina.
Le sue monumentali rovine, testimonianza del suo ruolo di centro culturale nell’antichità, le hanno permesso di essere inserita tra i Patrimoni dell’Unesco nel 1980.
Samarcanda, il cui nome nella lingua locale significa "Fortezza di pietra", è una città dell’Uzbekistan situata al centro dell’antica via della Seta, la principale rotta commerciale tra la Cina e l'Europa. Marco Polo, nel libro Il Milione, il resoconto del suo viaggio in terre asiatiche intrapreso verso la fine del 1200, la descrive così: "...è una città nobile, dove sono bellissimi giardini, e una pianura piena di tutti i frutti, che l'uomo può desiderare. Gli abitanti, parte son Cristian, e parte Saraceni, e sono sottoposti al dominio d'un nepote del Gran Can". Nel corso della sua storia, lunga circa 2700 anni, fu infatti conquistata e dominata da numerose popolazioni: era capitale del Primo impero persiano già quando Alessandro Magno giunse in quei territori, successivamente fu posta sotto il controllo arabo, poi nel 1370 Tamerlano, condottiero mongolo, decise di renderla magnifica e usarla come capitale del suo Impero - quello timuride - che si sarebbe esteso dall'India alla Turchia. Abbandonata definitivamente nel XVIII secolo, nel 1868 Samarcanda divenne parte dell'Impero russo e infine parte dell'Unione Sovietica fino al 1991.
La sua storia unica e millenaria che l’ha resa un “crocevia di culture” le ha permesso di essere inserita tra i Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco nel 2001.
La basilica di Santa Sofia, dedicata appunto alla Sophia, “Divina Sapienza”, e nota anche come Santa Moschea della Grande Hagia Sophia, è uno dei principali esempi di architettura bizantina e si trova a Istanbul, in Turchia. I lavori di costruzione iniziarono nel 532 d.C. sui resti della basilica voluta da Teodosio II e distrutta da un incendio.
Per secoli simbolo della cristianità e, tra il 1204 e il 1261, anche sede papale, è stata successivamente presa dagli Ottomani e trasformata in una moschea, rimanendo tale per più di 500 anni. Nel 1935 la moschea è stata sconsacrata e riconvertita in un museo per volere di Mustafa Kemal Atatürk; questo fino al Il 10 luglio 2020 quando, con un decreto del presidente turco Erdoğan, è stata nuovamente aperta al culto islamico, rimanendo comunque un museo.
Il centro storico di Istanbul, dove troneggia anche la sfarzosa basilica di Santa Sofia, è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'Unesco nel 1985.
Nel Medioevo, quando il sud della Spagna era dominato da popoli islamici, la città andalusa di Granada era un centro molto importante. Testimonianze tangibili di questo antico splendore, dal 1984 riconosciute come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, sono l’Alhambra, un complesso architettonico fiabesco, che comprende palazzi, giardini e una fortezza, il quartiere di Albaycín, con le sue mura e le sue torri, e il Generalife, una villa degna di un sultano immersa in giardini lussureggianti.
Con le sue gargolle e i suoi archi rampanti, la cattedrale di Notre-Dame si erge maestosa nel cuore di Parigi da molti secoli: la sua costruzione fu infatti completata nel 1250. A partire dal Quattrocento iniziò per Notre-Dame un lungo periodo di declino che portò al degrado dell’edificio. Solo nell’Ottocento si avviarono i restauri, che restituirono a questa cattedrale gotica tutto il suo splendore. Da allora Notre-Dame è soggetta a manutenzioni e controlli continui; purtroppo, quest’attenzione non ha potuto evitare che nel 2019 un incendio ne devastasse il tetto.
Il Sahel è un’ampia area geografica che si estende da ovest a est del continente africano, abbracciando diversi Stati, appena a sud del deserto del Sahara. Costituisce quella zona di transizione dall’area arida del deserto a quella fertile della savana.
A partire dagli ultimi decenni del Novecento il clima del Sahel è diventato sempre più secco, rendendo la popolazione una delle più colpite al mondo da siccità e carestia. A peggiorare una situazione già difficile, negli ultimi anni gli Stati del Sahel centrale sono stati vittime di frequenti attacchi da parte di organizzazioni terroristiche.
L’odierna diga di Assuan sorge nel sud dell’Egitto, vicino alla città omonima, sul fiume Nilo. Costruita per volere del presidente egiziano Gamal Abdel Nasser, aveva lo scopo di aumentare i terreni coltivabili inondandoli e produrre energia idroelettrica sfruttando la potenza dell’acqua.
I lavori iniziarono nel 1960 e terminarono nel 1970 con l’inaugurazione ufficiale della diga nel 1971.
Con la sua facciata imponente e curvilinea, il Palazzo Carignano è uno dei più suggestivi palazzi barocchi di Torino. Fu costruito nella seconda metà del Seicento per un ramo cadetto dei Savoia proprio nel cuore della città, che all’epoca era la capitale del ducato. Nell’Ottocento, quando ormai i domìni sabaudi si erano trasformati nel Regno di Sardegna, il palazzo ospitò l’aula del Parlamento subalpino.
Nel 1937 la città di Guernica, nei Paesi Baschi, fu bombardata dall’aviazione tedesca e italiana. I regimi fascista e nazista, infatti, diedero il loro appoggio militare al generale Francisco Franco durante la Guerra civile spagnola. L’episodio è divenuto il simbolo dei massacri della guerra grazie all’omonimo dipinto di Pablo Picasso, realizzato nei mesi successivi e divenuto immediatamente famoso per la potenza con cui vi è rappresentato l’orrore della distruzione di una città.
Nel 1961 la città di Berlino fu tagliata in due da un muro, che separava la parte governata dalla Repubblica Democratica, comunista, da quella governata dalla Repubblica Federale, supportata dai Paesi occidentali. Fino all’abbattimento del muro, nel 1989, la polizia vigilava sulla circolazione tra le zone parti di Berlino: era il simbolo tangibile della guerra fredda e della frattura civile che comportò. Alcune porzioni del muro sopravvivono ancora oggi, a testimonianza di questa fase storica, e ospitano opere di Street Art.
La Reggia di Venaria, situata a pochi chilometri da Torino, è una delle residenze sabaude più grandiose, essendo costituita da un edificio monumentale di 80 000 metri quadri attorniato da un giardino di 60 ettari. Il progetto originale risale alla metà del Seicento, ma nel tempo si succedettero diversi interventi di ristrutturazione. Con l’occupazione napoleonica, la Reggia fu trasformata in caserma: da allora fu sempre destinata a un uso militare fino al 1978, quando iniziò il suo restauro.
La Tour Eiffel è oggi il simbolo di Parigi, ma questo enorme scheletro d’acciaio fu in realtà concepito come struttura temporanea per una fiera, l’Esposizione Universale del 1889, e non aveva altro scopo se non dimostrare le conquiste più avanzate dell’ingegneria industriale. La maggior parte dei parigini la detestava, ma sfuggì allo smantellamento perché si dimostrò un’utilissima antenna per il servizio del telegrafo senza fili. Ancora oggi l’edificio non solo ospita frotte di turisti ma anche una varietà di antenne, collocate nella sommità.
Venezia è una città unica, perché sorge su un complesso di 118 piccole isole collegate da più di 400 ponti. È conosciuta come “Città della laguna”, perché si trova proprio sulla laguna più estesa del mar Mediterraneo. Spesso viene anche chiamata “La Serenissima”: tale soprannome apparteneva alla potente Repubblica di Venezia, di cui la città fu capitale per più di mille anni, dal 697 al 1797. La bellezza di questa città ha ispirato nei secoli scrittori, artisti, musicisti e registi cinematografici.
A nord della città di Bordeaux c’è uno stadio, il Matmut-Atlantique, che merita la visita sia dei fanatici del calcio sia degli studiosi di architettura. Costruito in occasione del Campionato europeo di calcio 2016, può contenere più di 40 000 spettatori. Secondo il progetto degli architetti svizzeri Jacques Herzog e Pierre de Meuron, l’esterno è contraddistinto dalla presenza di mille piloni bianchi che richiamano sia la vicina pineta delle Landes sia i colonnati dei templi greci.
Beemster è una municipalità a nord di Amsterdam e anche il primo polder (pianura artificiale) a essere stato ricavato da un lago. Nel XVII secolo infatti l’acqua venne estratta dal lago omonimo per mezzo di mulini a vento portando alla luce terreni coltivabili, poi lottizzati e dati in affitto ad agricoltori e allevatori, mentre ricchi mercanti vi costruirono residenze di campagna.
Dal 1999 è Patrimonio mondiale dell’Unesco in qualità di “capolavoro del genio creativo umano”.
La centrale nucleare di Chernobyl si trova vicino alla città omonima in Ucraina ed è tristemente famosa perché nel 1986 si verificò un incidente che causò una fortissima esplosione. Essa provocò numerose vittime e una nube radioattiva che arrivò anche su altre regioni europee destando preoccupazione per la contaminazione di vegetali e i conseguenti danni alla catena alimentare.
L’incidente rese necessaria l’evacuazione della popolazione nel raggio di 30 km, anche se molti assorbirono comunque dosi di radiazioni che causarono nel tempo gravi patologie, e misure di controllo delle condizioni del suolo, della vegetazione e delle acque nel raggio di 60 km.
Il Bosco Verticale, inaugurato il 10 ottobre del 2014, è composto da due torri “rivestite non di vetro, ma di foglie, di piante, di arbusti, di alberi, di vita” progettate da Boeri Studio dell’architetto Stefano Boeri. Ancora oggi sono uno degli esempi di architettura più visionari del nostro tempo e infatti, oltre a essere replicato in diverse città, da Losanna a Chicago, da Utrech a Nanchino, è stato oggetto di numerosi riconoscimenti e premi tra cui quello di “Migliore Architettura del Mondo 2015” in quanto grattacielo più bello e innovativo del mondo.
Sorge nel Centro direzionale di Milano, perlopiù composto da grattacieli, ai margini del quartiere Isola, a 2,5 km da piazza del Duomo e lungo un importantissimo nodo per i trasporti sia su gomma sia su rotaia, visto che è servito dalla metropolitana.
Il delta del Danubio si estende fra la Dobrugia in Romania e l'Oblast di Odessa in Ucraina. Con un'area di 3446 km² è il delta più largo e meglio conservato d’Europa. Prima di sfociare nel mar Nero, nelle vicinanze della città Tulcea in Romania, il Danubio si divide in tre rami: Chilia, Sulina e Sfintu Gheorghe. Nei suoi numerosi laghi e paludi ospita, oltre a una rigogliosa flora, più di 300 specie di uccelli e 100 tipi di pesce.
Nel 1991 è stato inserito dall’Unesco nella lista dei Patrimoni dell'Umanità, mentre nel 1998 in quella delle Riserve della biosfera.
La Silicon Valley, la“valle del silicio”, è la culla della tecnologia per eccellenza, primo esempio di parco scientifico a livello mondiale. Si trova in California, nell’area della baia di San Francisco in passato conosciuta come Santa Clara Valley, mentre il nome Silicon Valley è stato coniato nel 1972 dal giornalista Don C. Hoefler, grazie alla presenza del silicio con cui si producevano qui i primi microcircuiti.
La Route 66 (ufficilamente la United States Route 66 o “Strada Madre”) fu una delle prime highway “autostrade” federali degli Stati Uniti. La sua progettazione iniziò nel 1924, ma venne aperta due anni dopo, l'11 novembre 1926, e solo l'anno seguente furono installati tutti i cartelli indicatori.
Originariamente collegava Chicago alla spiaggia di Santa Monica attraversando, in ordine, gli stati di Illinois, Missouri, Kansas, Oklahoma, Texas, New Messico, Arizona e California, su una distanza complessiva di quasi 4000 chilometri.
La Grande barriera corallina, situata di fronte alle coste orientali dell’Australia, si estende per 2300 km su una superficie di mare di ben 344 mila km². Essa è il più grande sistema corallino del mondo, uno degli ecosistemi più importanti e imponenti, ma anche uno dei più minacciati a causa dell’innalzamento della temperatura terrestre
Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 1981, nonché Patrimonio nazionale australiano dal 2007, fa parte del Great Barrier Reef Marine Park Authority che costantemente la monitora e la protegge.
Rio de Janeiro è la capitale dello Stato omonimo, nella zona sudorientale del Brasile, adagiata poco a nord del Tropico del Capricorno, nel punto di incontro di tre catene montuose che convergono verso l’oceano Atlantico. Soprannominata dagli abitanti Cidade maravilhosa (“Città meravigliosa”), Rio è la seconda città più grande della nazione, dopo San Paolo, ed ex capitale del Paese dal 1763 al 1960. Si è sviluppata tra le montagne e il mare, come se fosse un fiume, e infatti da qui deriva il nome della città che, tradotto dal portoghese, significa “Fiume di gennaio”.
Famosa per la bellezza dei luoghi che si possono osservare dalla cima del Corcovado o del Pan di Zucchero, per le sue spiagge bianche lunghe chilometri nonché per il suo carnevale e la samba, dal 2012 il “paesaggio culturale” di Rio de Janeiro è iscritto alla lista dei Patrimoni dell’umanità dell’Unesco.
Il Grand Canyon, formato da diversi strati di roccia rossa e da una enorme gola profonda 1600 metri e lunga ben 450 km, creata dal fiume Colorado in più di 5 milioni di anni, si trova nella parte settentrionale dell'Arizona, lo Stato americano che confina a sud-est con il Messico, a sud-ovest con la Bassa California, a nord con lo Utah, a est con il New Mexico e a nord-ovest con il Nevada.
I primi abitanti del Grand Canyon furono gli indiani appartenenti al gruppo dei Pueblo; poi nel XVI secolo comparvero i primi esploratori europei provenienti dalla Spagna, anche se, fino alla presidenza Roosevelt, il territorio è rimasto sempre di proprietà degli Indiani d'America, che invece oggi controllano solo una piccola zona.
Considerata da sempre una delle meraviglie naturali del mondo, nel 1919 è stato istituito il parco nazionale del Grand Canyon che si estende per 4927 km² e dal 1979 è nella lista dei Patrimoni dell’Unesco.
La fascia collinare che dal Comune di Valdobbiadene si estende verso est fino al Comune di Vittorio Veneto, scendendo verso Conegliano, e che annovera un’ampia porzione del paesaggio viticolo della Denominazione di Origine Controllata e Garantita, dove si produce il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, è divenuta nel 2019 sito Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.
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